La bionda Livia, amore, giuramenti e gelosia

La moglie Livia viene definita con diversi vezzeggiativi da parte di Svevo nel Diario per la fidanzata e nelle lettere tra i due coniugi
E’ la dolce bionda, l’unica sua grande speranza di vera, solida felicità;

[6 Marzo] 6 März
Livia Veneziani nata per Schmitz,
È bionda non v’è dubbio ma però ad onta della faccia bianca e degli occhi verdi si potrebbe credere ch’ella avrebbe sopportato benissimo di nascere bruna e non per ciò sarebbe stata meno Livia né meno nata per Schmitz. Donde tutti quei capelli che non parvero destinati a quella testina fine? Talvolta tutta la personcina ne è squilibrata come una pagoda. Donde quella voce di contralto? Bassa, profonda, minacciosa, resta mite e buona tanto spesso e non si capisce come. È armoniosa ma non accanto al colorito della faccia e dei capelli. Oh! tanto bionda nei sentimenti cara Livia!

(Dal “Diario per la fidanzata”)

Un bonbon che ha il potere di sanare i suoi denti marci:

Poesia in prosaccia
La mia sposa è un bombon ed io spero che mangiandolo i miei denti marci risaneranno. La mia sposa è un fiore e il mio egoismo lo circonderà in modo che il suo olezzo non sarà destinato che al solo mio naso. La mia sposa è un frutto maturo che madre natura mi gettò in grembo e là stia. Tutte le parti che i miei denti e il mio vecchio stomaco non sapranno apprezzare, resteranno là inaccolte, create invano, la mia dannazione, perché io starò là in guardia, soffrendo e facendo soffrire. La mia sposa non sa ancora d’essere tanto mia ed io glielo apprenderò nei lunghi anni che seguiranno; ella ancora non sa come io saprò invigilare anche i suoi pensieri oltre che i suoi passi. M’ami o non m’ami io la terrò per soffrire e per farla soffrire.

(Dal “Diario per la fidanzata”)

Un angelo, di fronte al quale lui si sente troppo vecchio e inadatto:

[13 Febbraio] 13 Februar
Storia veridica della mia probabile guarigione

Quella sera che promisi a Livia di non più fumare pensai ch’era la prima volta ch’io faceva una tale formale promessa a persona assolutamente onesta. Da bel principio respinsi da me qualunque riserva mentale e feci la promessa con la stessa ingenuità con cui veniva ricevuta. Poi la mantenni con quella identica ingenuità. Era come uno spostamento di personalità. Era la stessa Livia che aveva promesso e che ora manteneva. Non sarebbe possibile altrimenti! Mi sento perciò tanto, tanto biondo.

ore 4 – 7 m. pom.

Poco fa al telefono ti sentii raffreddata, oh! non di raffreddore ma di freddezza. Pecora! Come hai torto. Io son qui pieno di rimorsi per le poche parole che ti dissi dinanzi ai terzi, delle quali parole però ogni singola era una dichiarazione d’amore e tu mi tieni rancore! Una delle persone presenti a quella scena mi disse che tu sei un angelo, che io sono troppo vecchio e che va da sé che tu non possa neppur comprendere le mie esigenze!!

In grazia a quella baruffa col tuo consenso fumai per l’ultima volta e non se ne parli più.