Il faldone con la segnatura archivistica Museo Sveviano FS Corr. A 76 contiene il carteggio tra Italo Svevo e Eugenio Montale, l’artefice nel novembre-dicembre del 1925 dell’Omaggio a Italo Svevo pubblicato nella rivista L’esame, la scintilla che, con due mesi di anticipo sulla critica francese, innesca il “caso Svevo” in Italia e in Europa.
Legati da un sentore di trementina – come annota con sveviana ironia Montale ricordando che il padre, importatore di resine e d’acquaragia, era stato uno dei fornitori della Ditta Veneziani di cui Svevo era all’epoca vicepresidente – Svevo e Montale nelle loro lettere raccontano al lettore la rete di relazioni intellettuali generata ancora una volta dalla stima e dall’amicizia di James Joyce per Svevo. È sempre lo scrittore irlandese il perno del network parigino-milanese-genovese-triestino che fa schiudere la cerchia ristretta dei contatti epistolari dello scrittore e la espande agli intellettuali italiani che decreteranno il successo di Svevo in Italia