La scultura in legno policromo di Italo Svevo a grandezza naturale al Museo Sveviano fu realizzata dall’artista triestino Bruno Chersicla nel 1983. La testa della scultura è costituita da tasselli in legno uniti da perni snodabili. Il visitatore può muovere le singole parti, aprendo letteralmente la testa di Svevo. Qui entra in gioco l’aspetto ludico e ironico dell’artista Chersicla, che si divertiva a meravigliare il pubblico e renderlo partecipe fruitore delle sue opere.
Bruno Chersicla: la vita e le opere.
Bruno Chersicla nasce a Trieste il 10 ottobre 1937 e dal 1952 studia all’Istituto Statale d’Arte “Nordio” dove segue corsi di arredamento e decorazione navale e inizia a realizzare gli interni dei grandi transatlantici triestini. Studia contrabbasso e ha una grande passione per la musica jazz. A Trieste Chersicla è il precoce precursore dell’arte materica e informale, ma negli anni sessanta inizia a sperimentare nuove forme insieme ad altri pittori – Lilian Caraian, Enzo Cogno, Claudio Palčič e Nino Perizi – con i quali dà vita al gruppo “Raccordosei”. E’ un periodo ricco di mostre, di musica e di teatro in varie città. In questi anni realizza scenografie e costumi per il Teatro Stabile di Prosa di Trieste e dal 1966 lavora per Piccolo Teatro di Milano dove vive dal 1966. A Milano trovò un contesto ideale per i suoi progetti, e verso la fine degli anni sessanta abbandonata la pittura sperimenta un nuovo modo espressivo, basato sulla costruzione di strutture lignee composite i cerambici, formate da elementi collegati da perni, che potevano muoversi e dare vita a forme articolate-aeree sempre diverse. Negli anni settanta inizia la produzione di strutture lignee policrome sempre più complesse, i baroki, sagome che il fruitore può trasformare in altre forme.
Nel 1978 produce il ciclo degli Spitzenkongress, una serie di ritratti-sculture dei personaggi della cultura e delle avanguardie storiche che hanno formato la sua identità: Joyce, Freud, Svevo, Saba, Majakovskij, Kafka, Klee, Kandinskj, Bill Evans, Miles Davis, Depero.
Nel 1982 esegue acquerelli e sculture a Trieste per “È tornato Joyce” per l’anno del centenario joyciano. Nel 1986 realizza alcune grandi opere simboliche della città di Trieste per la mostra “Trouver Trieste” a Parigi. Nel 2001 realizza un happening in Piazza Unità d’Italia a Trieste, dove 4700 persone vengono coinvolte nella esecuzione di un mega-graffito, che gli fa vincere il Guinness dei Primati.
Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di Atlanta, Chicago, Lubiana, Miami, New York, Parigi, Toronto.
Chersicla muore il 3 maggio 2013.