Divo Antonio Taumaturgo

I capelli di Anna Livia Plurabelle

Livia Veneziani con i capelli sciolti 1905 ca. [Trieste] - gelatina a colori - Museo Sveviano SV F 221
Livia Veneziani con i capelli sciolti 1905 ca. [Trieste] – gelatina a colori – Museo Sveviano SV F 221

In una lettera a Svevo del 20 febbraio 1924, Joyce scrive all’amico scrittore di un tributo da lui rivolto alla moglie Livia Veneziani, paragonandola alla protagonista del suo nuovo romanzo Finnengans Wake, Anna Livia Plurabelle:

A proposito di nomi: ho dato il nome della Signora alla pro­tagonista del libro che sto scrivendo. La preghi però di non impugnare né armi bianche né quelle di fuoco giacché si tratta della Pirra irlandese (o piuttosto dublinese) la cui capigliatura è il fiume sul quale (si chiama Anna Liffey) sorge la settima città del cristianesimo le sei altre essendo Bassovizza, Clapham Junction, Rena Vecia, Limehouse, S. Odorico nella Valle di Lacrime e S. Giacomo in Monte di Pietà.
– JAMES JOYCE, a Svevo, Parigi, 20 febbraio 1924 –

I lunghi, biondi capelli di Livia sono fonte di ispirazione per Joyce, che li raffronta al sinuoso scorrere del fiume Liffey attraverso la città di Dublino, attraverso i capelli di Anna Livia Plurabelle, la lavandaia, donna-fiume:

Per prima cosa lasciò cader i capelli, e giù fluirono fino ai piedi in spirali avvolgenti e teviottose. 
 JAMES JOYCE, Finnegans Wake, 1939 –

Forse Livia si risentì di essere paragonata ad una lavandaia, tanto che in una seconda lettera del 21 novembre 1925, Joyce sembra voler rassicurare Svevo e quindi la moglie a proposito:

Rassicuri la Sua Signora in quanto riguarda la figura d’Anna Livia. Di lei non tolsi che la capigliatura e quella soltanto a prestito per addobbare il rigagnolino della mia città l’Anna Liffey che sarebbe il più lungo fiume del mondo se non ci fosse il canal che viene da lontano per sposare il gran divo, Antonio Taumaturgo e poi cambiato parere se ne torna com’è venuto. 
– JAMES JOYCE, a Svevo, Parigi, 21 novembre 1925 –

Canal Grande, [Trieste]
Canal Grande, [Trieste]

Quando il romanzo venne pubblicato nel 1939, dopo 15 anni di lunga gestazione, Joyce scriverà a Livia stessa per comunicarle che:

…ho ultimato finalmente la mia opera. Per tre lustri ho pettinato e ripettinato i capelli di Anna Livia.
 – JAMES JOYCE, a Livia, Parigi, 1939 –