Archivio digitale e distant reading

Museo Sveviano in collaborazione con MaLeLab del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste e il Master in Digital Humanities dell’Università di Ca’ Foscari presenta i primi risultati della sperimentazione di tecniche e software di data mining e text analysis sul corpus dell’archivio Italo Svevo, e in particolare sull’epistolario edito dello scrittore a cura di Bruno Maier: Italo Svevo, Carteggio con James Joyce, Eugenio Montale, Valéry Larbaud, Benjamin Crémieux, Marie Anne Comnène, Valerio Jahier, a c. di Bruno Maier, Milano, dall’Oglio, 1965; Id., Epistolario, a c. di Bruno Maier, Milano, dall’Oglio 1966.
L’obiettivo di questa sezione del progetto La città di carta consiste nel rendere visibile a colpo d’occhio – mediante grafi di immediata leggibilità, intuitivi e interattivi – la personalità di Ettore Schmitz e la sua emotività, facendo “entrare nella testa” dello scrittore quanti accedono al sito da remoto e i visitatori del museo sveviano anche visualizzando la temperatura emotiva dei rapporti interpersonali dello scrittore così come testimoniati, in particolare, dall’epistolario.
Per visualizzare l’epistolario sveviano, già un semplice diagramma alluvionale, una rappresentazione grafica del flusso delle lettere scritte da Ettore Schmitz ordinato in senso cronologico, consente di scorrere la lista dei suoi interlocutori – per lo più familiari e amici del giro delle conoscenze triestine – e rende immediatamente percepibile l’isolamento dello scrittore nel contesto intellettuale europeo contemporaneo sino al 1925, l’anno della “resurrezione di Lazzaro” operata da James Joyce su Svevo per tramite della critica francese.
Solo a partire da quella data il carteggio acquista un respiro internazionale e le dimensioni di network, del dialogo tra intellettuali.
L’uso del colore associato alla visualizzazione grafica ne rafforza il significato immediatamente leggibile:

il colore viola evidenzia il flusso delle lettere scritte da Svevo sino al 1898, anno in cui viene pubblicato il suo secondo romanzo Senilità
l’azzurro tinge il carteggio sveviano fino al 1925 e si spande sui 27 anni di silenzio della critica e dello scrittore, che dopo l’insuccesso di Senilità dichiara di aver rinunciato al vizio della letteratura
il rosso rappresenta il “tramonto d’oro” di Italo Svevo – per prendere a prestito le parole di Saba – e colora i tre anni di gloria vissuti in vecchiaia dallo scrittore della Coscienza di Zeno (1923), rendendo visibile a colpo d’occhio anche l’ampliarsi dei suoi contatti con autori e critici suoi contemporanei e estimatori.

Carteggio Italo Svevo

L’obiettivo di questa sezione del progetto La città di carta –  curato da Cristina Fenu – consiste nel rendere visibile a colpo d’occhio – mediante grafi di immediata leggibilità, intuitivi e interattivi – la personalità di Ettore Schmitz e la sua emotività, facendo “entrare nella testa” dello scrittore quanti accedono a questo sito anche visualizzando la temperatura emotiva dei rapporti interpersonali dello scrittore così come testimoniati dall’epistolario. I risultati della ricerca sviluppata da Cristina Fenu come progetto finale del DHmaster di Ca’ Foscari nel 2016 sono stati presentati e pubblicati nel book of abstracts dell’ AIUCD 2017 CONFERENCE – il sesto convegno annuale dell’Associazione per l’informatica umanistica e la cultura digitale che aveva come tema Il telescopio inverso: big data e distant reading nelle discipline umanistiche.
 
Da aprile 2019 il progetto si avvale della collaborazione di Gabriele Sarti, studente al Master intrateneo in Data Science e Scientific Computing dell’Università di Trieste/SISSA. Partendo dal dataset allestito e messo a disposizione dalla precedente ricerca, Sarti ha affinato la Sentiment Analysis dell’epistolario sveviano ed eseguito la Topic Analysis, estraendo i principali argomenti su cui Italo Svevo conversa nelle lettere e mettendo in evidenza l’evolversi delle relazioni tra temi, persone ed emozioni lungo tutto l’arco della vita dello scrittore. Una panoramica completa del progetto di Gabriele Sarti, codice incluso, è disponibile su GitHub.