Il primo servizio urbano di “ferrovia a cavalli”, tra le prime in Europa e in Italia, gestito dalla Società Triestina Tramway (STT) entra in servizio a Trieste il 30 marzo 1876 sulla direttrice via del Torrente (poi via Carducci)-corsia Stadion (poi via Battisti)-Boschetto. Alla fine dell’800 la rete di tram a cavallo raggiunse la sua massima estensione.
Il 2 ottobre 1900 viene inaugurata la prima linea elettrificata da Barcola alla Rotonda del Boschetto gestita dalla STT, che negli anni successivi estenderà il sistema a trazione elettrica su altre linee.
La prima via tranviaria gestita direttamente dal Comune viene attivata nel 1913: la linea Piazza Goldoni – Galleria – San Sabba.
Nel 1920 Trieste passa al Regno d’Italia e a partire dal 1921 l’intera rete tranviaria gestita da STT passa alla gestione comunale.
Nel 1934 nasce l’Azienda Comunale dei servizi Elettricità, Gas, Acqua e Tranvie (A.C.E.G.A.T.) appaiono le prime filovie che andarono gradualmente sostituiscono i tram. La seconda guerra mondiale colpì duramente i trasporti a Trieste, in particolare la rete tranviaria. L’ultima linea tranviaria triestina , la 9, cessò il servizio il 31 marzo 1970.
Negli anni 50 i filobus vennero a loro volta sostituiti dagli autobus.
Nel 1970 la gestione della trenovia di Opicina passa all’A.C.E.G.A.T. permettendo alla storica linea di sopravvivere fino ad oggi.